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Il Barbecue Weber

Ott 28 2017

Il Barbecue Weber

Il barbecue che dall’America ha conquistato tutto il mondo, il barbecue che ormai è un vero e proprio rito, un riunitore di famiglie e amici… come si fa a non amare il barbecue? In questo articolo vi andaremo a presentare il barbecue Weber, e perchè no, ci auguriamo che ne farete buon uso.

Il barbecue: un antico tipo di cottura

Il barbecue: il fornello, fisso o portatile, con una griglia, usato per cuocere soprattutto carne o pesce all’aperto e che – detta all’italiana – costituisce la tipica “grigliata”.

Un termine che deriva dalla lingua ispanoamericana, dalla voce indigena barbacoa, abbreviato in lingua inglese in bbq [bàabikiuu], che oggi viene utilizzato spesso anche nel nostro linguaggio comune e che viene impiegato sia per indicare il metodo di cottura, sia l’oggetto utilizzato per cuocere, sia l’evento sociale che esso rappresenta.

Una tecnica di cottura antichissima, conosciuta da tutte le popolazioni primitive, che solitamente seguiva le battute di caccia, ma che ha preso campo anche in Europa dopo l’arrivo degli esploratori spagnoli in America centrale, dove alcune tribù utilizzavano questa tecnica di cottura particolarmente adatta a conservare la carne a lungo.

Una cottura lenta su un graticcio sospeso sopra uno strato di braci di legna, che, data la distanza del cibo dal fuoco, permetteva un’affumicatura che contribuiva alla lunga conservazione di carni e pesci, ovvero, come appunto la chiamavano gli indigeni, barbacoa.

Il barbecue è una cottura semplice, che non ha bisogno di acqua o di olio, ma soltanto l’ausilio del fuoco e di una graticola su cui appoggiare la carne o gli altri alimenti da cuocere.

Con questo tipo di cottura, il cibo non è a diretto contatto con la fiamma. È invece il calore delle braci (circa 70°) che permette la cottura di carne, di pesci, di crostacei, ma anche di verdure e di altri alimenti. A seconda del tipo di cibo da cuocere e della grandezza della pezzatura, è importante regolare la distanza del cibo dalla brace.

La scoperta di questa tecnica di cottura, portata in Europa alla fine del Seicento, in realtà viene contesa tra spagnoli e francesi, i quali indicano invece di averla appresa durante le loro esplorazioni, quando avrebbero mangiato una capra intera “dalla barba alla coda” (ovvero “de la barbe a la queue”) cotta su una griglia simile a quella descritta dagli spagnoli.

Fatto sta, di chiunque sia la scoperta del barbecue, è dal Nuovo Mondo che la abbiamo acquisita e ampiamente adottata.

La tipologia di barbecue più conosciuta: il barbecue Weber

Se è vero che in alcuni paesi si ha l’usanza di utilizzare fornelli senza coperchio, senza dubbio il tipico barbecue che dall’America ha conquistato tutto il mondo, diventando un vero e proprio “rito”, un classico delle famiglie americane e dei momenti conviviali con gli amici, soprattutto nella bella stagione, è quello effettuato su una griglia provvista di coperchio, il quale permette alla temperatura di raggiungere il livello ottimale, garantendo una cottura perfetta ed anche un minor consumo di carbonella.

La tipologia di barbecue più conosciuta è infatti il tipico barbecue Weber, inventato nel 1952 da George Stephen, il quale, a seguito di un incendio che distrusse il barbecue in muratura che egli stesso aveva costruito nel giardino della sua abitazione, pensò di realizzarne uno dotato di qualità pratiche e di sicurezza.

È così che George Stephen realizzò il primo barbecue kettle: utilizzando una semi-sfera di lamiera proveniente dalla Weber Brother Metal Works, la fabbrica che costruiva boe per il sistema portuale di Chicago presso la quale Stephen lavorava e che poi egli stesso acquisterà per iniziare a produrre quello che sarebbe poi diventato il più famoso barbecue a carbone, ovvero il barbecue Weber.

Già i primi modelli vennero realizzati con una base, delle prese d’aria per il tiraggio e un coperchio, elementi che più o meno costituiscono ancora oggi i modelli di barbecue Weber che vengono prodotti.

Il marchio Weber, oggi tra i più conosciuti a livello internazionale, introdurrà successivamente i primi barbecue a gas, quindi le prime griglie elettriche e, negli anni Ottanta del secolo scorso, nuovi modelli di barbecue a gas e anche affumicatori.

È a partire dal 2000 che verrà lanciata dalla Weber una nuova linea di barbecue portatili, compatti e alimentati a gas o ad energia elettrica, ideali ad esempio per il terrazzo o da portare con sé in vacanza.

Nel tempo, infatti, la Weber ha arricchito la sua produzione di barbecue con moltissimi modelli per accontentare le esigenze di ogni cliente ma sempre prestando attenzione alla loro praticità, comodità e sicurezza.

Barbecue a gas, barbecue portatili, compatti, ergonomici, con o senza carrello, in versione colorata, dotati di termometro, coperchio e base in alluminio fuso, superfici laterali pieghevoli, griglia in ghisa porcellanata, uno o più bruciatori, fino ad arrivare al Weber Summit, dotato di ben sei bruciatori e affumicatoio integrato.

Moltissimi i modelli di barbecue Weber in produzione tra cui scegliere per le nostre personali esigenze di spazio e utilizzo, con diverse misure di diametro e altezza, tutti dotati di garanzia, molti dei quali provvisti di ruote per facilitarne gli spostamenti e di piatto raccogli-cenere, nonché equipaggiati di dettagli pratici (ad esempio il termometro integrato nel coperchio, il pratico sistema di pulizia one-touch, la possibilità di eseguire affumicatura, la dotazione di ganci portautensili…) e di qualità estetiche che rendono i barbecue Weber oggetti non soltanto utili, ma anche interessanti dal punto di vista del design.

 

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redazione
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